Chiara sul passaggio chiave della ferrata Aglio
Questo giro è da consigliare a coloro a cui piacciono le ferrate molto impegnative ed hanno sicuramente capacità alpinistiche anche in assenza della corda.
Vista la chiusura forzata della seggiovia che sale al rifugio Pomedes, decidiamo di raggiungere in macchina il rifugio Dibona. Da qui, lasciata la macchina, in circa 20 minuti di ghiaione e pietrisco (zona franosa), raggiungiamo il rifugio Pomedes. Si sale dietro al rifugio superando da prima l'arrivo dell'impanto e poi salendo alla base di Punta Anna.
Raggiunta la base della parete si sale in breve dentro un canalone e si raggiunge l'attacco della Ferrata Olivieri a Punta Anna.
Preparata l'attrezzatura, vediamo già qualche gruppo un po più in alto. All'inizio alcuni tratti ripidi sembrano mettere in guardia chi non è preparato a quello che verrà.
La prima parte, comunque ripida, è sempre appogiata e sale lo spigolo. Superate alcune torri, inizia la parte più impegnativa: corde verticali, a volte strpiombanti, mettono alla prova anche il bravo alpinista, ma rendono veramente appassionante la salita.
Devo dire che un minimo di capacità arrampicatoria rende la salita meno faticosa, l'uso dei piedi e non solo la forza delle braccia permette di salire senza affatticarsi eccessivamente.
Le caratteristiche di questa ferrata sono la continuità, l'esposizione e l'impegni fisico. Salgo in compagnia di mia moglie Chiara, iniziando a vedere gli alpinisti che raggiungono una prima cresta. Raggiunta la cresta, le difficoltà si abbassano e in poco si perviene a Punta Anna (in ogni caso la cresta, non attrezzata, richiede un buon equilibrio e piede fermo).
Dalla cima si può scendere verso il rifugio Giussani e poi giù al rifugio Dibona, ma il nostro giro prosegue verso la cima della Tofana di Mezzo e la ferrata "Gianni Aglio". Lasciando quindi il sentiero per il Giussani, seguiamo la cresta in parte attrezzata fino a sotto la Cima del terzo Torrione Pomedes. Da qui ha inizio la ferrata "Gianni Aglio" alla Tofana di Mezzo. Un tratto appogiato ma liscio, ben attrezzato, conduce in un diedro che si risale fino a circa metà della parete del torrione, da dove poi si attraversa fino ad entrare nel circo glaciale di Ra Valles. Qui è possibile scendere verso Ra Valles, altrimenti si sale verso la parte più impegnativa della ferrata, la torre Aglio! Si sale per roccette fino ad una scaletta e si raggiunge quindi la cresta. Quando l'abbiamo percorsa noi, c'era un vento fortissimo, che in certi casi faceva perdere l'equilibrio.
La cresta è abbastanza facile, anche se richiede di avere passo fermo. Molto importante è controllare i segni e gli ometti, spesso tracce di sentiero portrebbero portare fuori percorso.
La cresta continua fino ad una torre che si supera con l'aiuto di corde sul suo lato settentrionale (sinistro, per chi sale). Si raggiunge quindi un insellatura, dove abbiamo trovato neve dura, per fortuna una corda statica ci assicura in questo esposto attraversamento. Da qui ha inizio il percorso più impegnativo della giornata, il superamento della torre Aglio. Dapprima ripidamente su lame affilate, ma unte dai vari passaggi, si supera molto atleticamente un tratto verticale. Alla fine di questo è possibile in breve raggiungere la cima della Torre.Superato il tratto verticale inizia il tratto in traversata molto esposto (la caratteristica del giro), come mostrato nella foto di apertura. Un tratto dove è richiesto tenersi bene con le braccia in quanto per i piedi si ha solo una piccolissima cengetta e si è completamente esposti. Dopo alcuni metri, però, le difficoltà terminano e inizia un breve tratto fino al Bus de Tofana, un caratteristico buco che mette in contatto il circo glaciale di Ra Valles con i pendii sopra il rifugio Giussani.
Anche qui è possibile effettuare una ritirata verso Ra Valles, oppure un po più impegnativa verso il Giussani. Da qui pendii ripidi ricoperti di neve permettono la salita per il fianco Ovest della Tofana di Mezzo. Si attraversano i paravalanghe fino alla base di rocce più verticali. Spesso, come nel nostro caso, un paio di racchette per camminare o una picozza aiutano, soprattutto se la neve è dura.
Qui una serie di corde ed una scaletta permettono di raggiungere la cresta finale che porta alla cima.
Quest'ultima parte non è assolutamente attrezzata e richiede un minimo di capacità arrampicatoria (II grado). Infine sul filo della cresta si raggiunge il sentiero che dalla stazione a monte della funivia "Freccia del cielo" raggiunge la cima della Tofana di Mezzo.
L'idea iniziale era di fare la Cima della Tofana di Dentro per la ferrata del "Formenton", ma la chiusura della seggiovia di Pomedes ci ha obbligato a cambiare rotta. Raggiungiamo facilmente la stazione della Funivia e scendiamo fino a Ra Valles. Da qui dopo un esserci rifoccilati un po, seguiamo il sentiero per la ferrata Olivieri (si chiama come quella di Punta Anna) che ci riporterà al rifugio Pomedes.
Saliamo un po fino ad un pilone degli impianti di risalita, aperti in inverno e quindi troviamo la targa di inizio della ferrata, in discesa superiamo alcuni tratti attrezzati, ma qui le diffcoltà, rispetto alle precedenti ferrate, sono nettamente inferiori. La stanchezza comunque si fa sentire e impieghiamo quasi un'ora e 10 minuti a raggiungere i ghiaioni alla fine della ferrata.
In breve raggiungiamo il rifugio Pomedes e poi scendiamo per il canale ghiaioso fino alla macchina al rifugio Dibona.
Giro meraviglioso e di grande soddisfazione, sicuramente da consigliare, ma solo se si ha una grande sicurezza in ferrata ed assolutamente con tempo bello e stabile!
Percorso:
Rifugio Dibona - Rifugio Pomedes 30 minuti
Rifugio Pomedes - Ferrata Olivieri - Punta Anna: 2 ore
Punta Anna - Ferrata Aglio - Tofana di Mezzo: 3 ore
Ra Valles - Sentiero attrezzato Olivieri - Rifugio Pomedes: 1.10 ore
Rifugio Pomedes - Rifugio Dibona: 20 minuti
![]() |
molto impegnativa |
![]() |
1200 m |
![]() |
attrezzatura da ferrata ed un eventuale picozza |
![]() |
7 ore |
![]() |
ferrata di grande impegno ma con panorama bellissimo e di grande soddisfazione |
Categoria: Ferrate impegnative
I campi indicati con * sono obbligatori.